martedì 3 luglio 2012


Questa mattina mi son svegliata abbastanza presto. L'aria ancora fresca e un venticello leggero mi hanno accompagnato nelle prime mansioni casalinghe.
Sul pavimento dello studio, ci sono accantonate tutte le foto di famiglia. Ne ricordavo molte di più, non che siano poche, ma ricordavo valanghe di foto, invece i ricordi della mia famiglia sono tutti li in 4-5 scatoloncini.
Vedere li quei ricordi, mi ha fatto venir voglia di sfogliarne qualcuno. Dopo vari e vari album fotografici ho deciso di fermarmi. Continuo ad avere dei pensieri in mente, non posso fare a meno di accorgermi di come da piccoli il mondo fosse più bello, sorridente, semplice e pieno. Cosa banale e scontata, ma cosi all'improvviso spiazza un pò.
Vedo sorrisi sinceri, lontani anni luce da quelli falsi e tirati di ora.
Si vede un mondo lontano, dove non esistevano paranoie, ma continui gesti di gentilezza verso gli altri e tanti sorrisi spensierati, senza la pretesa di ricevere per forza qualcosa in cambio.
Un mondo, dove non si pensava unicamente alle malelingue, a sparlare, criticare, trattar male, ma dove l'importante era stare bene insieme, ed essere felici. La ricerca della Felicità allora non sapevamo neanche cosa significasse, perché la vivevamo già.
Non era importante avere l'ultimo modello di cellulare, o il vestito firmato, perché per divertirci ci bastava la tuta del mercato, super tarocca, dove topolino era deforme e verde, e che puntualmente, dopo pochissimo tempo, si riempiva di toppe, strappi, macchie d'erba, di terra. Quanto mi mancano le tutacce, e la spensieratezza di vestirsi, veramente, come cavolo ci pare, senza la preoccupazione di essere derisi, o di sentirci stupidi, e inferiori, senza la paranoia degli abbinamenti di colore, cinta-borsa-scarpe, blu con nero è out, e cosi via.
Per giocare, spesso, bastava un supersantos. Mitico, meraviglioso pallone, dove bastava un posto idoneo per giocarci tutti insieme, ed il tempo diventava una cosa secondaria, anche se passava sempre troppo velocemente.


Guardando vecchie foto, ci si ritrova, inevitabilmente, a paragonare il prima con il dopo. Non si può far a meno di paragonare Ieri ad Oggi. E lì iniziano i veri drammi, perché non puoi fare a meno di chiederti come abbia fatto il mondo a ridursi cosi. Ti accorgi, che ciò che sei ora, è lontano anni luce da quello che eri e che ti piaceva tanto. Ti ritrovi cambiata in modo impressionante.
Preso atto di ciò, ti fai un riepilogo approssimativo degli eventi, e ti rendi conto che pian piano che si perdeva, l'innocenza e la spensieratezza di bambino, venivi spesso preso per i fondelli,  lasciato solo perché magari eri l'unica femmina del gruppo, gruppo che tu vedevi come qualcosa di bellissimo, ma che rimaneva comunque, anche dopo vari sforzi, irraggiungibile. A quel punto, con il passare del tempo, con l'aumentare delle delusioni, ci si ritrova completamente cambiati. Nel mio caso, da solare e socievole con tutti, sono diventata chiusa, insicura e diffidente verso il prossimo. Prima di potermi fidare di qualcuno, ci penso e ripenso, guardo più attentamente i comportamenti degli altri, e mi duole dirlo, riscontro sempre un forte livello di mancanza di coerenza e onestà.
Persone che con te, sparlano, criticano, o offendono terze persone, ovviamente non presenti, e quando invece le incontrano, diventano tutte "cicci-cicci" "amorino" "tesorino". Sono arrivata ad un punto, che quando mi danno nomignoli simili, rabbrividisco, e mi irrigidisco nei modi, verso quella persona. Mi difendo chiudendomi. Probabilmente sono sbagliata io, dovrei farmi scivolare tutto addosso, lasciar correre, ma io non ci riesco, non perché porto rancore, semplicemente perché se sento di essere presa per il culo, o capisco che dietro le spalle mi si sparla dietro, non ho più piacere di uscire con determinate persone, preferisco naturalmente uscire con gente più fidata e sincera, che non ti fa sentire stupida o inadeguata. Il bello sta, che quando questo accade, mi dispiace sempre enormemente, e per vario tempo continuo a provare ad uscirci, per vedere se magari la situazione può migliorare.. non è mai così.
Ovviamente come detto sopra, il mondo di adesso è pieno di egoisti, menefreghisti, falsi, e incoerenti, perciò la sottoscritta si ritrova, spesso, quasi completamente sola.

Si dice: "meglio soli che male accompagnati".. si è un concetto giusto, ma anche se non è specificato, credo si riferisca ad un limitato periodo di tempo. Io comincio a non sopportare più la solitudine, ma onestamente non so cosa fare, perché non sono il tipo di persona che pur di non rimanere sola, accetta di avere accanto individui assurdi e di dubbi valori. Forse chiedere a chi mi sta intorno di essere almeno sincero e coerente è chiedere troppo.

Credo che non rivedrò molto presto le foto di famiglia. È bello vederle, ricordare eventi e avventure passate, ma non riesco ad accettare l'attuale Me. Non mi piaccio, vorrei tornare a ridere come allora, spensierata, senza sentirmi sempre sotto giudizio.
Devo lavorarci.





martedì 2 agosto 2011

E ci si scopre sempre in cambiamento..

Ogni giorno, ogni volta che esco, ogni volta che mi relaziono con gli altri, mi accorgo che sono cambiata molto, sto cambiando ancora molto. Il risultato finale non posso saperlo, ma si può immaginare.
Credo che il mio continuo cambiare si possa chiamare semplicemente crescita.
Tutti cambiamo, cresciamo. Tutti possiamo scegliere. Io ho la netta sensazione che le mie scelte, il mio cambiare sia indirizzato verso valori importanti, e genuini, dove lo spreco, il consumismo, le mode, sono tagliati pian piano fuori. Credo nelle cose piccole, ma che sanno lasciare tanto, e a lungo. Credo che seguire sempre una moda, costosa e mai duratura, sia solamente uno spreco di denaro, invece di comprare tutte le settimane un vestito che poi magari metto una volta sola in tutta la mia vita, preferisco una volta al mese fare acquisti mirati, su capi d'abbigliamento naturali, resistenti e belli, che metto sempre, e alla fine, mi ci affeziono. Che quando poi non mi stanno più, non li butto ma li passo a qualche cugina, li baratto con qualcuno, oppure li dono in beneficenza.
Stesso discorso con la spesa.
Molte persone mi rispondono che quando avrò una casa mia, una famiglia, dei figli ed un lavoro, la vita come la sogno io è impossibile da seguire. Io penso che se uno vuole, veramente qualcosa, non importa in che condizioni famigliari o di vita si è, SI PUÒ FARE!
Mon sto parlando di grandi gesti o chissà cosa, ma di riciclare, comprare meno "sfizi", acuistare sfuso, o direttamente dal contadino. Il latte prenderlo dalle fattorie che hanno la vendita diretta, oppure se il proprio comune ne ha, dal distributore di latte alla spina. Per pulire casa non servono grandi cose, o lo smacchiatore super mega chimico, basta avere nella dispensa sempre una bottiglia d'aceto bianco, e una confezione di bicarbonato, e le pulizie di casa sono a posto. Per l'igiene personale idem! invece di riempire casa con flaconi di ogni genere, si può tornare all'uso delle economiche e durature saponette, di marsiglia o di aleppo, naturali, buone, e ottime sulla pelle. per tutto il resto, viso, capelli ecc ci sono molti prodotti in erboristeria, naturali, ecologici, BUONISSIMI e non testati sugli animali. Un trucchetto è: se è  la prima volta che si prova un prodotto, acquistare, anche se meno conveniente, la confezione più piccola, in modo che se con tale prodotto non ci si trovi poi cosi bene, non rimarrà la confezione mezza vuota per casa a prendere polvere, ma essendo piccola si finirà più velocemente e si eliminerà dall'armadietto.
Per chi ha bambini piccoli. 
Non serve rivestirli di milioni di giocattoli, quasi tutti di plastica (alcune tossiche) e prodotti da marchi che di disboscamento, consumi, inquinamento e sfruttamento della manodopera, se ne fregano! Alla fin fine prima come si faceva?! Io avevo dei giocattoli non lo nego, ma i miei ricordi di gioco, sono quelli sulla bici, sugli alberi, mentre si giocava a nascondino, lupo mangia frutta o color, rialzo.. ma i bambini di oggi li  conoscono questi giochi?! io credo proprio di no.. infatti ci si ritrova ad uscire in città e paesi, dove ragazze di 12-13 anni si atteggiano e si combinano come quelle di 20.. io a 12-13 anni a tutto pensavo tranne a fare (scusate la franchezza) la mignottella in giro! siamo proprio sicuri che rivestire di giocattoli i propri figli sia poi cosi bello e salutare?! a voi lascio la scelta, io sò che i miei figli, quando li avrò, saranno amati e coccolati, ma non li comprerò con i giocattoli, non voglio che per vederli allegri e felici devo per forza comprargli qualcosa, anche perchè non ce n'è bisogno.. i bambini sono allegri e felici già solo avendo una bella ed unita famiglia dietro le spalle, tutto il resto è contorno, in più credo abbia più valore vederli felici mentre giocano all'aperto, magari venendo ogni tanto con qualche sbucciatura, oppure uno strappo alla maglietta nuova mentre si gioca a nascondino ecc, per me quelli sono i veri bambini fortunati.
Un bacione.. 
Ale.

sabato 9 luglio 2011

"Pillole Eco", per ritrovarsi con qualcosa di grande!

Già da un po di tempo che pensavo di scrivere ogni tanto dei post con consigli Eco.
Piccoli gesti, piccole modifiche sulle proprie abitudini, per ritrovarci poi con qualcosa di grande, sia nello spirito che nel corpo.
Saranno per ogni post, 5 piccole "pillole Eco".
Un bacione
Ale.

lunedì 23 maggio 2011

Abbiamo imparato a volare come gli uccelli, 
a nuotare come i pesci, 
ma non abbiamo imparato l'arte di vivere come fratelli.

- Martin Luther King -

giovedì 19 maggio 2011

e se la EkoKat la testiamo con il Furo?!

Ebbene si. ho acquistato anch'io la lettiera ecologica EkoKat. Voglio vedere com'è realmente. Ho trovato la Pubblicità OVUNQUE, in più fissata come sono con il cambiare le mie abitudini, ed essere sempre più attenta all'ambiente ho deciso di provarla, anche spronata dai commenti favolosi che ho potuto leggere in forum, blog o social network ecologici.

Appena mi è arrivata a casa, ho subito attuato il test, con un unica differenza, tra me e le altre persone che l'hanno provata, e ne hanno parlato. A testarla per me non è un gatto, ma un furetto.

Avete presente cos'è un furetto vero?! (in caso lo spiegherò in un altro post). Ora comunque per riassumere e farvi un'idea, vi dico che il MIO furetto, Choco, è un mustelide, curioso, pazzo, un po odioso alcune volte, perché se sa che una cosa mi infastidisce, lui puntualmente la fa, ed ama in modo snaturato scavare nella lettiera appena messa, bella pulita.

Perché vi dico questo? continuate a leggere e capirete..

Subito dopo aver aperto il sacchetto di lettiera, mi sono ritrovata subito il naso pieno di polverina, e odore di segatura mischiato a non so cosa, tanto che mi sono fermata a guardare bene una manciata di lettiera, e ancora adesso, dopo più di una settimana devo capire se non ci sia o no veramente la segatura in mezzo.

Comunque sempre più scettica, ho preso la lettiera vuota, e mentre Choco mi faceva gli agguati alle gambe perché era tutto euforico, e voleva giocare, ricapitolavo che userò il sacchetto, anzi i sacchetti, visto che il mio BoyFriend ha scaricato da subito a me la sua confezione di lettiera, ma poi non la comprerò più. Per i furetti non va affatto bene! soprattutto furetti che scavano nella lettiera pulita come il mio, o un furetto tenuto in camera come fa il mio ragazzo. I pezzetti di lettiera sono cosi piccolini e polverosi, che alla fine ho dovuto mischiarla con la vecchia lettiera.
Comunque per chi ha un gatto magari è diverso.
Quello che posso dire è che già dall'inizio la cosa non andava. Confezione minuscola, contenuto polveroso e di dubbia composizione, e poi l'odore! Io non so se magari ho preso l'unica busta di lettiera oscena, ma giuro che appena aperta la confezione, l'odore mi è arrivato addosso, come la mandria di Gnu del Re Leone, in piena faccia. È una cosa immonda!!! Però ammetto che dopo il primo giorno, sarà che il naso si è abituato, o non so, ma l'odore è svanito quasi del tutto.
Il giorno dopo, entrando nella casetta dove tengo Choco, la lettiera era OVUNQUE!!! giuro sembrava che qualcuno fosse entrato e si fosse divertito a lanciarla, a mo di neve, da tutte le parti.
Niente, dopo due minuti, utili per riprendermi dalla visione di una casetta pulita a fondo la sera prima, e ridotta ad uno stato pietoso dopo una notte, ero molto tentata di scaraventare fuori l'intera lettiera. Mi sono trattenuta solo perché le cose, che ci piacciano o no, non vanno sprecate. Cosi ora non vedo l'ora di finire questa EkoKat, super decantata, che con me è stata da subito incompatibile!!
Ripeto magari c'è veramente qualcuno che provandola si è trovato bene, quel che posso dire è: BEATO LUI!!!

EkoKat =  BOCCIATA!

Piccola info per chi come me ci si è trovato non proprio benissimo.
Da molti anni, su internet si può trovare una lettiera comodissima, ecologica, visto che veramente è composta unicamente da carta riciclata, e pressata in piccoli coni di pellet.

 La Yesterday News. 
Io l'ho scoperta proprio durante la ricerca di una buona lettiera per il furetto.
Mi ci sono trovata "divinamente", si pulisce facilmente, assorbe come una spugna perciò si toglie solo il pellet sporco, non vola da tutte le parti, e trattiene in modo impressionante l'odore. L'unico suo difetto è che non è molto conosciuta.
Il costo è un pò più alto dell'EkoKat è vero, ma il prodotto che si acquista è 100 volte meglio.
Nessun odore strano, si capisce a prima occhiata che è realmente solo carta, non produce nessun tipo di polvere, ed essendo pressata in piccoli cilindri, è un po più pesante e anche se il gatto o il furo ci scava dentro, questa non vola da tutte le parti, ed ha una durata incredibile!
Ci sono varie tipologie della stessa lettiera: Per gatti, per furetti, per piccoli animali e per conigli.
Per esperienza personale, consiglio di cercarla bene su internet, in modo da trovare il prezzo migliore.



Link.
- http://www.yesterdaysnews.it/come_si_usa.htm
- Sito in Eng. http://www.yesterdaysnews.com/
p.s.
Guardando ora i siti, forse perché si ricerca sempre più l'ecologico, e questa lettiera è veramente il massimo, ma ammetto di aver notato un leggero aumento nel prezzo.
In più si può escogitare benissimo un modo per auto produrla. Appena mi metto all'opera farò sapere.
Spero di essere stata utile anche se nel mio piccolo.

mercoledì 18 maggio 2011

Vento... di cambiamenti

È da un pò che non scrivo. Sono successe varie cose. Molte mi porteranno verso nuovi cambiamenti. Altre,  invece, verso il termine di situazioni, che ormai stanno diventando logoranti.
È passato relativamente poco dal mio ultimo post, ma ora, mentre scrivo realizzo di sentirmi diversa. Sto cambiando in fretta. In piccolissime cose, quasi impercettibili, che forse chi mi è accanto non nota, non vede, ma io sento, e so, che sto cambiando.
Si lo so detta cosi è strana, non si capisce molto bene. Magari riprenderò il discorso più in là.
Ora parliamo di questi miei giorni di assenza.
Parto subito con la cosa più interessante e bella. Finalmente nel mio paese è nata Legambiente. Io ovviamente dopo aver dato buca alla cena d'apertura, e al primo evento, ora sono più partecipe che mai!
Sono già in cantiere nei prossimi giorni, vari eventi legati alla sensibilizzazione sull'argomento "Referendum". Visto che, fin'ora non è ce se n'è parlato poi molto. Giusto su internet, e un po su alcune radio ogni tanto. La tv comunque si è tenuta nel totale silenzio, ha parlato di referendum solo per dire che il voto sul nucleare, forse non sarebbe non sarebbe più servito. SERVE ECCOME! non hanno mai smentito, ma il 12 e 13 Giugno 2011 si voterà per legittimo impedimento, Acqua pubblica e Nucleare.
Non so se ci siamo capiti!!!! penso che da quando ho la maggiore età, questo sia il più importante referendum a cui andrò a votare. Sicuro sarò una dei primi nei seggi a mettere 4 belle X su 4 bei SI!!!!
E già! per dire no, bisogna barrare SI! Detta così può confondere, lo so, è proprio a questo che sperano. 
Nei referendum ci viene chiesto di Abrogare una legge. (Abrogare: Sopprimere una legge, un decreto ) Cioè ci viene chiesto se siamo favorevoli a NON ACCETTARE la legge in oggetto.
Piccola spiegazione, tanto per ricordare bene come funziona.


Una altro punto importante che mi è accaduto in questi giorni, la quasi certa possibilità di un lavoretto. Nulla di troppo importante l'ammetto, ma a me elettrizza e soprattutto piace da morire. Dog Sitter. Ebbene si, non è sicuro al 100% ma forse per un mesetto seguirò un Golden Retriever. Ora non voglio elettrizzarmi troppo, metti che poi non gli vado bene! Gia per Baby Sitter ho avuto brutte esperienze. Fino alla sera prima di cominciare, proprio la sera prima, tutto bene, poi mi arriva improvviso un sms dove mi si dava un bidone assurdo! Ora visto che la colpa è soprattutto per via del mio aspetto esteriore, che trae parecchio in inganno, perchè dimostro meno anni e maturità di quanti realmente io ne abbia, vengo spesso penalizzata per questo. Credo che se solo avessi l'opportunità di fare anche un unico, singolo giorno, si vedrebbe subito che diversamente dal mio aspetto esteriore, sono perfettamente capace di seguire bambini o animali, o di fare molti tipi di lavoro.


terzo punto la fine di un amicizia. Oddio, non è ancora finita, ma si sta logorando pian piano. Non so bene come troncarla, mi rimane difficile. Anche perché so che il mio modo d'intendere l'amicizia non viene molto accettato. Io sono per un amicizia sana, che non ha bisogno di vedersi ogni santissimo giorno, e che deve basarsi su fiducia e sincerità. Nel questo rapporto con questa ragazza, non c'è ne fiducia, ne sincerità.
La fiducia sono io a non averla, ho preso diverse batoste forti, e per fidarmi ce ne vuole, ma non è solo la paura di ritrovarmi a soffrire a bloccarmi, ma il sapere che sono state dette tante sciocchezze dall'altra parte. La sincerità invece, colpa un po di tutte e due. Lei per varie cose che magari ho notato, e so unicamente io. Io invece, non sono sincera con lei, nell'ammettere che cosi ci si prende solo in giro. Che magari ora, adesso, o forse anche più in là, non possiamo essere amiche, ma semplici conoscenti, che magari si sentono e vedono ogni morte di papa ma nulla di più. Oppure, il contrario.
Insomma non sto dando la colpa unicamente a Lei anzi, so benissimo che in questo momento nel torto sto passando io. L'unica cosa, spero si risolva presto in un modo o nell'altro.


Che dire, anzi, che aggiungere.. ci sono cosi tante cose da dire.
Ho un orto, bellissimo (modesta) che, per colpa del tempo ancora incerto, non riesce a partire come dovrebbe, molte piantine sfortunatamente, mi sono morte, altre arrancano faticosamente a crescere.
Spero che nei prossimi giorni il tempo decida di mettersi ufficialmente in modalità "fine primavera/inizio estate". Anche perché cosi non ci si capisce nulla. Un giorno (ovviamente lavorativo), un sole caldissimo, il giorno dopo (ovviamente festivo), diluvio universale. Per non parlare del vento. L'albero di noce in giardino era quasi piegato su se stesso, ed un noce non è proprio un alberello! Ed ora?! bhe ora dopo una bella giornata, si sta nuovamente annuvolando. Bha!!!
Speriamo presto che le cose comincino a carburare a dovere. Con il referendum, con l'amicizia, il lavoro, il tempo e tante altre piccole cose.
Un abbraccio grande
Ale.

mercoledì 4 maggio 2011

Una Fragolina al giorno, toglie la plastica di torno..

Oggi il tempo è stato proprio capriccioso. Questa mattina appena sveglia, ancora era incerto se dovesse far bello, oppure piovere, ed è rimasto dubbioso fino a metà mattina quando sembrava aver deciso per la prima opzione. Verso le 14:30 comunque, ha cambiato nuovamente idea, inizialmente con lampi e tuoni, nuvoloni da diluvio universale, e poco dopo anche gocce grandi come il tappo del latte, ma rade. Insomma era ancora indeciso! ora.. o bhe! guardo fuori e il cielo è limpido, ed un tiepido sole ci saluta mentre si ritira, lasciando spazio alla sera.
Ora se il tempo è stato tutto il giorno cosi, potete immaginare la sottoscritta emotivamente com'è stata, calcolando il mio essere meteoropatica! Stendiamo un velo pietoso, e facciamo una statua al mio ragazzo :D


Sorvolando questi dettagli inutili (hehehehehe), oggi volevo parlare, come da titolo, della mia mitica "Fragolina", la mia busta riutilizzabile di stoffa, per la spesa, che ormai uso da quasi due anni. 
Devo ammettere che quando l'ho comprata, non credevo di potermi trovare cosi bene! Era uno dei tanti, soliti, e monotoni giorni passati per negozi, a fare acquisti e un minimo di spesa personale. Il supermercato dove mi trovavo, è uno di quelli dotati della cosiddetta "cassa veloce", una specie di fai da te, che io uso sempre, perché si evita di beccare la cassiera lenta o che dorme, e soprattutto la fila. Vicino a queste casse c'è un piccolo banchetto, con due addetti, che in caso di bisogno "corrono" in tuo aiuto (sono in realtà, le cassiere lente o che dormono, perciò immaginate la loro velocità.), oppure ti vendono le buste più "resistenti" e riutilizzabili. Quel giorno erano appena arrivate tante bustine a forma di fragolina, subito mi sono informata e aprendone una ho subito notato la praticità. Da chiusa la tenevo in una mano (io ho la mano piccola) aperta contiene tantissime cose. Per richiuderla poi, anche se non l'avevo mai fatto, sono stata un lampo. Insomma oltre la spesa, sono tornata a casa con la mia "fragolina".D'allora è sempre nella mia borsa, la uso per qualsiasi cosa, dalla frutta e verdura, alle viti, ai vasetti, anche in vacanza, per tutto e dappertutto! 

Fragolina chiusa
Ora che per legge le buste "normali" non si possono più usare, anche se ancora ne vedo in giro, spesso m'imbatto in altre persone con la busta riutilizzabile e mi fa un piacere immenso.
Il problema è far prendere l'abitudine alle persone, soprattutto alle più anziane, che nell'arco di pochi anni  hanno visto cambiare molte loro abitudini.
Mi capita di aiutare mio padre al negozio, e stando alla cassa, molte "nonnine" mi richiedono la busta per solo un etto di prosciutto, quando magari hanno già una busta mezza vuota in mano, dove il pacchetto entrerebbe alla perfezione. Alcune volte provo a proporgli di mettere il pacchetto nella loro busta senza usarne un altra, alcune accettano, altre prima mi dicono di no, poi dopo aver incartato con la nuova busta il mini pacchettino, indovinate un po dove lo mettono?! una busta nella busta! io ovviamente, non posso far altro che arrendermi.
Stando al negozio, ho anche notato, che molte persone alla busta non prestano attenzione, la danno per scontata, e non importa se poi questa va a finire chissà dove nell'oceano, o nello stomaco di qualche animale o chissà che altro! Osservando da fuori la varietà di clientela, i vari tipi di cliente, e avendo studiato un po di marketing a scuola, sono arrivata a fare un piccolo schema dei clienti di mio padre.
Elenco dei clienti tipo (non completo):
- il cliente "TV", colui che segue solo ed unicamente le mode del momento, che la tv gli propina su. Ora, la tv non parla di buste riutilizzabili, e non ne fa nessunissima pubblicità, neanche nei telefilm, zero, Perciò questa tipologia di cliente continua a richiedere buste su buste ogni giorno;
- il cliente "so tutto io" o "lo sbadato", è colui che se gli chiedi se ha già la busta, ti risponde che solitamente ha sempre la busta nella borsa, ma oggi se n'è dimenticato, però lui sa benissimo che utilizzare ogni giorno la stessa busta è cosa buona e giusta e ti attacca un poema epico dantesco infinito, ma a conti fatti, sono più le volte che torna casa con una busta nuova, o più di esse, che quando ne riusa una;
- il cliente "è proprio una vergogna" o "pessimista", è quel cliente che si lamenta, tutti i giorni, a tutte le ore, con chiunque, e anche due volte al giorno con la stessa persona (se hai la sfiga di ribeccarlo nello stesso giorno), di quanto ora le buste dei negozi, dei supermercati ecc ecc siano oscene, si rompono sempre, puzzano ecc.. però non lo vedrai mai con una busta di stoffa, perché poi dovrebbe trovare qualcos'altro su cui lamentarsi, o dovrebbe trovare difetti anche con questa, Veramente già c'è chi si lamenta anche con quelle di stoffa, dicendo che sono ingombranti, che bisogna rilavarle e qui, e li! non c'è salvezza!
- il cliente "vergognoso", è la tipologia che, dopo il pessimista, proprio non capisco. Vengono al negozio e  alla tua domanda:"ha la busta?" lo vedi ritrarsi, quasi tremare, e tirarne fuori una bellissima dalla borsa, e con fare imbarazzatissimo la apre, e in tutto il procedimento ti guarda come un cane bastonato, come a dire: "e lo so sono pietoso", mentre tu stai li che te lo guardi e ti dici: "si, e parecchio, visto che te ne dovresti vantare!" 
- il cliente "montato", viene al negozio e quando stai per chiedergli se ha la busta, lui te la tira fuori, tutto strafottente come se lui essere superiore, diversamente dalla plebaglia che lo circonda, è l'unico brav'uomo ad avere la busta di stoffa, e quasi urlando ti dice: "no! per carità! niente buata. IO ho quella di stoffa!". ... bha!
- il cliente "aperto" è quello che mi piace di più in assoluto. Anche se la prima volta magari si fa trovare impreparato e prende la busta "usa e getta", la volta dopo (grazie anche alla mia parlantina) torna con una bellissima borsa di tela per la spesa, e quando la tira fuori, non si vergogna e non si vanta, la usa e basta!

Fragolina aperta
Alla fine penso che sia unicamente una questione d'abitudine, come quando la cintura di sicurezza in auto divenne obbligatoria. Inizialmente molti continuavano a non metterla, è vero, ma per la stragrande quantità di persone, dopo essere stati attenti le prime 4-5 volte, L'allacciarsi la cinta, si è trasformato in un abitudine., e da li in poi non hanno più smesso di allacciarla. 
Penso succederà la stessa cosa con la sporta di tela-stoffa. Pian piano entrerà nelle abitudini quotidiane.
Nell'attesa che questo accada, io, da brava cliente "aperta", la uso e riuso, evitando alla natura buste su buste, e sperando che nel mio piccolo, chi mi conosce, si faccia contagiare da quest'ottima e sana abitudine, che cambierà in meglio la vita di tutti.